BOLOGNA, ORA il COMUNE PUNTA SULL'”ABITARE COLLABORATIVO”
Ventisei appartamenti pronti ad ospitare 72 persone: Bologna ora punta sull’abitare ‘collaborativo’. E’ l’idea sostenuta dalla Giunta comunale guidata da Virginio Merola che ha dato il via libera alla delibera, proposta dall’assessora alla Casa, Virginia Gieri, con cui si apre la ‘ricerca’ di soggetti interessati ad acquisire tre immobili messi a disposizione dal Comune per promuovere insediamenti abitativi alternativi. Bologna quindi, prendendo spunto dai nuovi modelli che si stanno consolidando in Italia e in Europa, mette in gioco alcuni immobili in disuso con l’obiettivo di incentivare nuovi modelli ‘di abitare’, come quello del cohousing, anche per “utilizzare un’altra leva di risposta al bisogno di casa in citta’”, tema caldo e oggetto della recente istruttoria pubblica che ha coinvolto decine di realta’ sociali. Fino al 23 dicembre il Comune rimane in attesa di proposte per poi emanare un bando ad hoc. All’avviso pubblico possono partecipare cooperative, imprese, enti del terzo settore, ma anche liberi cittadini che intendano associarsi per la realizzazione dell’intervento. I tre stabilimenti si trovano in viale Lenin, in via San Donato e in vicolo dei Prati (sono gli stessi che erano stati pensati per un progetto di ‘autorecupero’, mai decollato). Per ciascuno e’ stata realizzata una prima ricognizione progettuale, “anche per aiutare gli eventuali interessati a comprendere le potenzialita’ di questi immobili tenuto conto degli ampi spazi per gli usi comuni che gli insediamenti per l’abitare collaborativo esigono”, spiega il Comune.
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